Gaetano Brundu
Mite rivoluzionario
Si è inaugurata sabato 22 giugno al Museo MACC di Calasetta Gaetano Brundu mite rivoluzionario, la prima grande mostra antologica dedicata a Gaetano Brundu dopo la sua scomparsa. L’artista rappresenta una delle voci tra le più originali e interessanti della seconda metà del ‘900 e del secolo attuale. L'esposizione è curata da Efisio Carbone, direttore artistico del MACC, e da Simona Campus, direttore artistico dell'EXMA di Cagliari, con le collaborazioni di Comune di Calasetta, EXMA Cagliari, Università di Cagliari, Fondazione Bartoli Felter, Centro Culturale Man Ray, Famiglia Brundu, collezionisti dell’artista.
Gaetano Brundu mite rivoluzionario indaga l’intera produzione dell'artista, insistendo sui momenti salienti del suo percorso fino alle ultime sperimentazioni di computer art, ponendo comunque e sempre l’accento sulla sua militanza politica e sociale. Sono più di 150 le opere in mostra: pitture, grafiche, disegni e computer-art a dimostrazione della versatilità del maestro, dell’ampiezza della sua costantemente rinnovata ricerca che poggia sull’assioma: la verità è bellezza. La devozione alla verità porta Brundu a rifiutare le regole e le forme tradizionali, è stato sempre infatti un artista ribelle che coraggiosamente si è opposto allo statico opprimente e conformista ordine borghese. Il suo atteggiamento rivoluzionario, l’audacia di ricercatore indefesso e inflessibile si coniugavano tuttavia ad un temperamento mite da cui il nome della mostra.
La grande antologica dedicata all’artista è parte integrante di un progetto di ampio respiro che valorizza la collezione permanente del MACC, donata al paese dall’artista Ermanno Leinardi.
Una serie di mostre punta ad approfondire infatti l’opera dei maestri che ne fanno parte e svela connessioni e legami tra questi e altri artisti a loro affini, a livello locale, nazionale e internazionale. E’ continuo e costante perciò il dialogo con la collezione permanente di cui è presente una selezione allestita al primo piano del museo.
La mostra del MACC favorisce la diffusione e lo studio della ricerca artistica del maestro scomparso nel 2015 attraverso diverse tappe espositive: la costituzione di Studio 58 (i Sacchi che sconvolsero Cagliari); tra Gruppo d’Iniziativa e Centro di cultura democratica: l’attivismo politico di Gaetano Brundu e la nascita del Baffo leonino; gli anni parigini e il trionfo del colore; gli anni ‘70, ‘80 e ‘90 e le sperimentazioni solitarie; il XXI secolo e la computer-art.
MUSEO MACC
Dal martedì alla domenica dalle 18 alle 21
Via Savoia 2, Calasetta
0781 887219 - fondazionemacc@gmail.com
22-06-2019